IL TERRITORIO

Gli stagni a ridosso della costa che ospitano tante specie diverse di uccelli, il Monte Nieddu selvaggio e aspro, la macchia mediterranea con i suoi profumi e i suoi colori intensi

San Teodoro rappresenta in primis una vacanza al mare e allora è proprio dal litorale che dovrà partire la sua esplorazione
Le spiagge di San Teodoro si susseguono per 37 km e fanno tutte parte dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo; proprio per questo è necessaria una particolare attenzione al rispetto delle norme previste dal regolamento dell’Amp, che viene però ripagata dalla meraviglia dei luoghi e dalla ricchezza della fauna e della flora (molte hanno sedimenti di poseidonia oceanica).Il litorale è caratterizzato dal contrasto tra il verde della macchia mediterranea, il bianco della sabbia e il turchese-smeraldo dell’acqua. A San Teodoro le spiagge sono tutte libere e molte sono provviste di servizi per la balneazione.

LE SPIAGGE

Facilmente raggiungibili dal centro di San Teodoro le spiagge di La Cinta (la più bella e frequentata, con alle sue spalle la Laguna), di Cala d’Ambra (il cui mare sembra una piscina naturale) e di Isuledda (non molto estesa e con forti contrasti di colore).Il sistema più facile per visitare le varie spiagge di San Teodoro è quello di fare una gita in barca.Da non perdere a nord Cala Girgoli, Punta Molara (l’arenile sabbioso è frammentato da tratti di scogliera) e le spiagge di Cala Ginepro, Cala Suaraccia – Le Farfalle, Capo Coda Cavallo (stupenda la vista su Tavolara e Molara), Salina Bamba e Baia Salinedda, Cala Brandinchi detta anche “la piccola Thaiti”, Lu Impostu, Punta Aldia (oltre alla spiaggia vi è un porticciolo turistico e un campo da golf) e a sud Costa Caddu.

GLI STAGNI

Il litorale di San Teodoro è caratterizzato anche dalla presenza di numerose zone umide.
Di queste le più importanti sono lo stagno di Cala Brandinchi, di grande interesse naturalistico e paesaggistico, e quello di San Teodoro, considerato il paradiso dei fenicotteri rosa.Per l’ampia presenza di specie animali e per la ricca flora, questo è considerato sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale.Da maggio a fine agosto è possibile visitarlo anche a bordo del battello “Lianti”.

MONTE NIEDDU

Molti turisti richiama anche il Monte Nieddu, e non soltanto per la splendida vista sulla costa che si può ammirare dalla sua sommità.
Il monte infatti tra la fitta vegetazione rivela suggestivi angoli formati da piscine naturali e cascate, dove è possibile anche fare il bagno.Durante la visita è possibile vedere numerosi animali come cinghiali, martore, gatti selvatici, corvi imperiali, pernici e anche i più rari falco pellegrino e aquila reale.È possibile visitare il monte a piedi, a cavallo, in mountain bike o con un fuoristrada. Vista la difficoltà di alcuni sentieri in forte pendenza e la fitta vegetazione, è consigliabile unirsi alle escursioni delle guide ufficiali.

IL CENTRO DI SAN TEODORO

D’estate il centro di San Teodoro diventa il luogo della movida serale, con i suoi numerosi locali (pub, ristoranti, gelaterie, vinerie, discoteche e locali notturni) e il mercatino serale dell’artigianato che si svolge da circa venti anni.
Da un punto di vista urbanistico ha mantenuto le caratteristiche delle sue origini, con la chiesa e i palazzi che la circondano che sono l’asse portante della fisionomia del paese.Nel centro di San Teodoro si trova anche il murale dei pesci guizzanti, realizzato da Luigi Castiglioni (noto illustratore e pittore d’avanguardia) traendo ispirazione dalle sfumature delle coste e dei fondali marini.A 1,5 km dal centro, in località Niuloni, si trova il Museo delle civiltà del mare i cui reperti sono stati ritrovati quasi tutti nei fondali marini di San Teodoro e vanno dal periodo punico all’età moderna. I pezzi più importanti sono un tremisse aureo d’età bizantina, un frammento di elmo romano e le anfore.Vi è anche una sezione naturalistica, che contiene riproduzioni dei fondali marini con numerose specie di pesci e una collezione di conchiglie di tutti i mari del mondo.
Numerose sono anche le escursioni che si possono fare partendo da San Teodoro.
L’isola di Tavolara, l’isola Piana, l’isola dei Cavalli e Porto Istana permettono di scoprire un paradiso naturale all’interno dell’Area marina protetta di Tavolara e sono molto ricercate dagli amanti di immersioni subacquee e di snorkeling.Olbia offre un mix tra reperti archeologici, compresi la tomba di Giganti di su Monte de s’Aba e il nuraghe riu Mulinu, e splendide spiagge, tra cui il Lido di Pittulongu e Bados.A Budoni da visitare Baia Sant’Anna, Cala Budoni e gli stazzi di San Pietro, una testimonianza di cosa fossero i borghi di campagna nell’Ottocento costituiti da abitazioni pastorali.Il Parco naturale dell’Oasi di Tepilora, che si estende dai boschi di Tepilora sino alla foce del Rio Posada e rappresenta una delle aree più rigogliose della Sardegna all’interno della quale si trovano popolazioni di daini, un’area per il ripopolamento dei mufloni e quella di nidificazione dell’aquila reale (Monte Tepilora).

COSA VEDERE NEI DINTORNI

In quest’ottica vanno visti gli accordi con i diving center per le immersioni nelle zone dell’area, dato che è proprio chi fa attività subacquea il primo testimone dell’aumento delle specie marine sia per la flora sia per la fauna.

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